
Lo studio 
Per lo studio, i ricercatori americani hanno analizzato un database nazionale sul cancro, prendendo in considerazione 496.488 donne con un tumore alla mammella allo stadio I, II e III che interessava un solo seno, tra il 1998 e il 2012. Inoltre, sono stati presi in considerazione i tassi di sopravvivenza tra più di 200 mila donne fino al 2007. Complessivamente, circa il 60% delle donne sono andate incontro a chirurgia conservativa, che prevede la rimozione solo della massa tumorale, nel 33% delle pazienti è stato tolto solo il seno interessato, mentre nel 7% sono stati tolti entrambi. Quasi la metà delle donne con entrambe le mammelle operate si sono sottoposte anche a un intervento di chirurgia ricostruttiva, contro il 16% delle donne alle quali era stato tolto un solo seno.
“Il rischio di sviluppare un tumore dall’altro lato è molto basso nella maggioranza delle donne, circa lo 0,5%”, ha dichiarato Mera Golshan che, insieme agli altri autori dello studio, ha evidenziato come, anche dopo aver ‘aggiustato’ i dati sulla base della tipologia del cancro e di altri fattori di rischio, non si sono verificate differenze statisticamente significative nella quota di sopravvivenza tra donne che si erano sottoposte a chirurgia conservativa e donne alle quali erano stati tolti entrambi i seni. Anzi, i dati sulla sopravvivenza erano addirittura un po’ più bassi tra le donne che avevano subito una mastectomia controlaterale, anche se non c’erano sufficienti dati per spiegare i motivi.
Le donne e l’opzione “Angelina Jolie”
Secondo Mehra Golshan, le donne che si sottopongono sottopongono a mastectomia controlaterale  possono aver paura di rivivere l’esperienza di una diagnosi di tumore all’altro seno. Questo aspetto emerge anche da ricerche che hanno evidenziato come ansietà e mancanza di informazioni sui rischi/benefici dell’intervento spingano le donne a optare sempre più frequentemente per la rimozione preventiva di entrambi i seni, compreso quello sano. “I chirurghi dovrebbe ricorrere meno spesso al bisturi e dovrebbero discutere con le pazienti sui pro e i contro di entrambi gli approcci”, ha concluso Golshan.
Fonte: Ann Surg 2016
Madeline Kennedy
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

                                        
                                
                                
                                
	
Ma che razza di articolo é questo?? Che c’entra la Jolie?? Qui si sta parlando di donne giá malate ad un seno, che decidono di operarsi anche all’altro!! Ma il caso della Jolie é completamente diverso!! Lei si é operata preventivamente perché ha il gene BRCA 1 malato, procedura ALTAMENTE consigliata per queste pazienti!! E questo sarebbe un sito che si occupa di medicina??!!